Il Faggio ha un vasto areale che si estende a quasi tutta l’Europa sino al Caucaso e all’Asia Occidentale. In Italia cresce bene sulle rive dei laghi prealpini e zone limitrofe o sui monti ad altitudini di 1000 - 1600 m al Nord, tra i 900 - 1900 m al centro, spingendosi al Sud sino all’Etna.
Dimensione, tronco e corteccia
Albero di prima grandezza alto sino a 30 m. La corteccia è chiara, color grigio e liscia.
Foglie
Le foglie sono alterne, distiche, brevemente picciolate e ornate da stipole brune lucide e caduche, con lamina ovato-ellittica (4-10 x 3-7 cm), rotonda alla base, margine intero.
Strutture riproduttive
Fiori monoici:
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i maschili ascellari e addensati in brevi amenti globosi lungamente peduncolati (5-6 cm) e penduli, stami 8 a 16
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i femminili pure peduncolati e a coppie, stili 3.
Frutto
Il frutto è una cupola chiusa, a 4 valve, coriacea, ornata da brevi aculei e stipitata, proteggente 1 o 2 acheni triquetri, a paricarpo coriaceo e di colore bruno – lucido.
Possibili impieghi
Il faggio può essere impiegato nei parchi e nei grandi giardini soprattutto come esemplare isolato.
E’ una pianta ad accrescimento lento, che mantiene un apparato radicale molto sviluppato e mediamente profondo ed è esigente per le varie condizioni ambientali.
Il legno, semiduro, roseo, con raggi midollari ben evidenti, è pregiato per il suo bell’aspetto e la facile lavorabilità; si usa per la fabbricazione di mobili e arredamenti, sia allo stato naturale che vaporizzato per traverse ferroviarie previa impregnazione, per industrie artigianali da intaglio e tornio, per liste da pavimento, per la produzione di compensati e di impiallacciature; utilizzazioni speciali sono quelle della fabbricazione dei remi, delle doghe per botti e degli zoccoli; ottimo come combustibile.
La faggiola è alimento ricercato per i suini; le foglie sono ottimo foraggio per animali d’allevamento e forniscono una eccellente lettiera.
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