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Platanus acerifolia

Si tratta di un ibrido tra il Platanus occidentalis (di origine americana) ed il Platanus orientalis (proveniente dall' Europa sud-orientale). E’ una pianta diffusissima in Italia e in Europa.

Dimensione, tronco e corteccia

E' una pianta di prima grandezza, robusta e maestosa di accrescimento veloce. Il tronco cresce eretto fino ad una certa altezza, poi ramifica in tutte le direzioni, dando forma a una chioma ampia e globosa, fino a 10 metri di diametro e a 30 metri di altezza. La corteccia è liscia e chiara, con chiazze che hanno riflessi anche verdognoli. Dopo qualche anno si desquama in placche sottili, facendo trapelare sottostanti strati verdastri. 

Foglie

Le foglie sono decidue, semplici, palmato-lobate (3 - 5 lobi),  grandezza di 10 - 20 cm e con inserzione alterna.  

Strutture riproduttive

I fiori sono unisessuali, riuniti in capolini separati lungamente peduncolati. Le infiorescenze maschili hanno colore giallastro, mentre quelli femminili sono rossastri e sono posti all'apice dei nuovi rametti.

Frutti

Sono infruttescenze sferiche (3 - 4 cm) raggruppate in un grappolo sferico largo 2,5 cm, appesi in numero di 2 - 4 verdi, marroni a maturità che a primavera si disfano e si disseminano.

Possibili impieghi

E’ una pianta rustica e resistente all'inquinamento. È molto utilizzata nei giardini e nei parchi per il suo valore paesaggistico ed ornamentale.

Il legname che se ne ricava è pesante, poco durevole, viene utilizzato per mobili, compensati, legna da ardere (solo in stufa poiché sviluppa sostanze tossiche inalabili).

Viene attaccato dalla Ceratocistis fimbriata (cancro colorato del platano) malattia devastante per la quale esistono norme ben precise a cui si deve sottostare per evitare la sua diffusione . Attenzione anche la potatura è normata.