L’intervento unisce le esigenze di riorganizzazione del sistema da un punto di vista idraulico con la riqualificazione ambientale.
La trasformazione della vasca in laghetto e il disegno delle sponde permettono all'acqua di “rigenerarsi” attraverso la fitodepurazione.
La buona qualità dell’acqua favorisce l’insediamento di fauna locale, avifauna e fauna ittica in particolare, portando a compimento il processo di rinaturalizzazione.
Gli obiettivi che sono stati soddisfatti con questo intervento sono:
- la formazione di una sola grande vasca con riguardo alla forma originale ed ai suoi valori paesaggistici ed alla memoria ad essa legata;
- la riqualificazione delle sponde emerse e degli argini, con lo scopo di renderle fruibili e di assicurare la percorribilità delle vie d’accesso e di transito;
- la protezione dei terreni agricoli circostanti dal pericolo di allagamenti e la tutela dell’assetto idrogeologico dei suoli;
- il miglioramento qualitativo dell’area di spaglio del Longherone;
- la rinaturalizzazione del sito;
- l’utilizzo di tecniche di risistemazione idraulica a basso impatto ambientale; eco compatibili con il tipo di intervento ambientale - naturalistico;
- la localizzazione di attrezzature ricreative a basso impatto ambientale;
- l’integrazione con il territorio e un’accessibilità estesa e sicura anche ai mezzi di soccorso;
- la manutenibilità e la facilità di gestione a breve ed a lungo termine.
Luogo: Cazzago San Martino
Progettista: Dr.Agr. Francesca OggionniArch. Silvia Calatroni, Arch. Andrea Cassone, Arch. Giulia Gatti, Arch. Alessandro Trivelli
Committente: Comune di Cazzago San Martino
Anno di progettazione e realizzazione: 2003-2005 |